PROCEDURA DI ESDEBITAZIONE – LEGGE 3/2012 SALVA SUICIDI

La legge n. 3/2012, detta anche “legge salva suicidi”, conglobata da luglio 2022 nel nuovo codice della crisi, rappresenta una soluzione per i soggetti che si trovano in uno stato di sovra indebitamento.

 

Possono accedervi tutti i soggetti che, secondo l’ordinamento italiano non rientrano nelle disposizioni della legge fallimentare e sono soggetti alla liquidazione giudiziale.

Nello specifico: persone fisiche (lavoratori, disoccupati, pensionati), piccoli imprenditori non fallibili, professionisti, enti del terzo settore e le start up innovative.

 

Le tipologie di debito che possono essere cancellati e rientrano nelle procedure di sovra indebitamento sono i seguenti:

  • Verso le banche e le finanziarie
  • Verso fornitori e privati
  • Verso le pubbliche amministrazioni (agenzia delle entrate, Equitalia)

 

Vi sono due procedure possibili: accordo di composizione della crisi o liquidazione dei beni con possibile esdebitazione.

 

La prima procedura prevede di prevedere un piano con l’importo, le modalità e i tempi di pagamento dei debiti.

Tale piano economico viene redatto in funzione delle tue possibilità garantendoti sempre il necessario per vivere e lavorare; dettagliato con le scadenze dei pagamenti ed eventuale cessione di crediti futuri

Tutta la procedura si svolge presso un tribunale e il piano economico – finanziario viene valutato in primis da un giudice che successivamente lo sottopone ai creditori; l’accordo viene raggiunto se il 60% dei creditori da il proprio  consenso.

La seconda procedura è residuale e un po’ più complessa.

 È importante far presente che tutti i debiti devono rientrare nella procedura stessa.

Il beneficio principale di tale procedura è che può esserti riconosciuto il diritto di pagare i debiti in misura minore in quanto una parte consistente vi verrà cancellata (c.d. esdebitazione).

 Per poter procedere ad un eventuale procedura è necessario innanzitutto valutare la situazione ed analizzare la documentazione, che sarà da allegare all’istanza in tribunale.

È necessario uno screening dettagliato della situazione debitoria e della situazione patrimoniale mobiliare e immobiliare, che possa permettere una puntuale ricostruzione.

Requisito fondamentale è la totale e piena trasparenza, in quanto l’eventuale mancanza di documentazione o l’eventuale omissioni di informazioni precluderebbero la buona riuscita e il rigetto della procedura da parte del giudice designato.